L’importante è ballare.
Ballare un ritmo che ti  prende  o una melodia che ti commuove per il susseguirsi regolare delle note che misurano in base alla loro altezza durata ed intensità, le tue stesse emozioni, è un qualcosa di unico.
Ogni momento in cui ti esprimi ballando è irripetibile per le sensazioni che provi in quegli istanti, perché lì e soltanto lì sei tu ed il tuo partner, magari stretto nella presa ammaliante e calda di una bachata, mentre esegui un movimento del corpo all’unisono con lei, oppure ti esprimi nelle tecnica sopraffina di una sacada del tango argentino.
Quando mantieni viva la tradizione del ballo liscio ligure eseguendo una apertura o una “rosa” nella mazurka.
Altre volte sei in stile e cerchi di scivolare sulla pista come se neanche appoggiassi i piedi per terra, fra un abbassamento ed una elevazione nella quale sembri cercare quell’estasi speciale che, solo chi prova il ballo come te, può comprendere.
Queste specifiche emozioni le  puoi provare se hai una certa esperienza nella  danza.
Ma anche se da poco hai cominciato a rapportarti con la musica, con l’attrazione e il godimento  peculiare dell’appassionato ed in essa cerchi di eseguire movimenti in ritmo e melodia, non puoi non provare certe sensazioni primordiali.
La fatica è ancora presente nei tuoi passi, ma più ti ripeti e più senti l’esigenza di farlo, di ritornare a provare, di esprimerti a volte anche in uno spazio minimo, ma pur sempre utile al tuo sfogo, alle tue esigenze di vita e passione.
Ballare diventa come provare l’emozione allo sguardo di un tramonto speciale, o sentire il rumore del mare in una sera d’estate limpida, o ricevere un brezza sottile sul tuo volto quando hai caldo e cerchi refrigerio all’ombra di una pianta.
Diviene indispensabile per la vita dell’animo quel rapporto intenso mente e cuore, in cui la mente predispone il cuore a ricevere linfa vitale, emozioni, profonde e magiche.
Ballare è anche questo, unitamente ad un qualcosa di necessario per la vita, come il respiro:  la musica.
Pensa a cosa sarebbe la vita senza la  musica, di qualsiasi genere e qualità ma pur sempre musica.
Esigenza primordiale dell’uomo, metodo di liberazione e protesta oltre che espressione delle proprie  idee laiche e religiose.
Dagli schiavi colonizzati nelle varie terre del mondo, si sono originati alcuni fra i ritmi migliori, che oggi raffinati e rivisitati generano la musica da ballo.
Basti pensare alla “rumba” nata dagli schiavi colonizzati e portati da svariate terre dell’Africa fino all’America latina.
Essi, per sentirsi vivi, si riunivano e creavano gruppi di movimento, sui ritmi di arcaici cucchiai battuti su casse di baccalà rovesciate o fusti di legno vuoti che venivano percossi da battagli per creare un ritmo.
Su queste prime percussioni, il movimento corporeo intenso si esprimeva e dava un senso alla vita di queste persone, che poco o nulla avevano per vedere il sereno delle loro giornate.
Questo è uno dei molteplici esempi dell’importanza della musica, ma anche della danza per ogni uomo.
Non posso credere che ognuno di noi non senta, almeno una volta nelle propria vita, la volgia muoversi al ritmo di una musica che lo prende e lo culla.
Chi si forza nel pensare che ciò non lo colga o lo interessi, a mio parere fa violenza a sè stesso, e vuol perdere un’occasione di serenità.
Ogni essere umano, vivendo, ricerca quotidianamente il proprio benessere interiore o ciò che crede sia il modo migliore per raggiungerlo, in alcuni casi, alterando la realtà delle cose e soffrendo ancora di più.

Pablo Neruda in “Ode alla vita” diceva:
“Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso”.

La musica e la danza sono un’occasione di benessere e la loro ricerca crea le condizioni per trovare grazia e sicurezza in se stessi, per ottenere sicuri benefici psichici e fisici.
La musica è vita e la danza è poesia!